Dopo tanti video, oggi torno finalmente a scrivere, che è la cosa che più amo fare (non temete, ho già un nuovo video in cantiere, per completare la rubrica del materiale per la contropressione).
Assieme agli amici del nostro gruppo di Homebrewers romagnoli, abbiamo deciso di acquistare un bel bancale di fusti Cornelius Keg, contattando il venditore di un’inserzione del Mercatino Homebrewing di Facebook (ringrazio il Demo di Hope in Hops per essersi sbattuto per farceli avere).
Dopo qualche settimana di attesa (tra raccolta soldi, commissione al corriere, ritiro e consegna) finalmente mi sono arrivati i miei due fusti da 9 litri. Pagati veramente pochissimo (rispetto ai costi standard, ma ridotti veramente molto male).
Innanzitutto ho deciso di pulire l’esterno. Per farlo mi sono dotato di sgrassatore, una spugna sacrificale (una volta finito di usarla per questo scopo consiglio di buttarla in quanto sarà nera come la pece, quindi meglio usare una spugna già vecchia e pronta per il cestino) e tanto olio di gomito.
Sono partito pulento bene il fondo, che presentava terra, nidi di ragni e altre amenità simili. Per farlo ho prima pulito tutto con acqua e spugna, poi ho spruzzato una abbondante dose di sgrassatore sul fondo, per farlo colare poi anche sulle pareti, che saranno la prossima superficie da pulire.
Le pareti presentavano, oltre alla normale polvere e allo sporco dovuto ai mesi passati fuori sotto le intemperie, anche segni di colla di scotch, attaccato e poi staccato più volte. Con lo sgrassatore e la spugna (utilizzata senza paura dalla parte verde, più abrasiva) sono riuscito a togliere tutto e a far tornare anche le pareti nuove (è stato il lavoro più duro e lungo, ma vi assicuro che ne è valsa la pena). Ovviamente lo stesso trattamento è stato utilizzato anche per la parte di plastica superiore.
Ecco il risultato della pulizia esterna, del fondo e del lato:
Il fusto è tornato praticamente come nuovo, ma manca ancora la parte più importante, cioè l’interno, i connettori ed il coperchio. Ecco come si presentava la parte superiore prima della pulizia:
Per quanto riguarda i coperchi, la prima cosa che si nota è che uno dei due non ha la valvola di sfiato. Non amo utilizzare (soprattutto per produzioni da homebrewer, sempre soggette a possibili “problemi” di sovracarbonazione) coperchi senza valvole, quindi l’ho prontamente sostituito (ne avevo già uno nuovo e pronto).
Ho poi sfiatato i fusti tramite la valvola, (per quello senza valvola ho inserito sul raccordo gas un connettore jolly “aperto” per sfiatare) altrimenti non era possibile aprire i coperchi, dato che i fusti erano in pressione.
Una volta sfiatati ho aperto e ho smontato i connettori e i tubi di birra e gas.
Per smontare i connettori presenti sui fusti ho utilizzato una chiave inglese del 22. Dato che sono un compratore ossessivo compulsivo, avevo già acquistato tempo fa svariati kit di guarnizioni e di connettori di ricambio dalla Cina. I raccordi cinesi sono perfettamente compatibili, ma hanno una base più stretta, quindi si smontano e si montano con chiave inglese del 17 (come da foto sopra).
Sui tubi birra (lunghi) e gas (corti) dei keg vanno delle guarnizioni, che straconsiglio di cambiare in quanto sono molto importanti per la tenuta della pressione del fusto. Allo stesso modo consiglio di cambiare, se proprio si decide di mantenere i connettori “originali” del keg e di non sostituirli, la guarnizione che sta sul connettore (le mie si sono addirittura rotte quando ho provato a toglierle, per quanto erano secche). Per ultimo, sicuramente sarà da cambiare anche la grande guarnizione del coperchio, che con il tempo tende a seccarsi e a non andare più in tenuta, facendo sfiatare il fusto (queste erano forse le uniche “salvabili” nel mio caso, ma dato che le avevo le ho cambiate ugualmente). I kit di guarnizioni in vendita su AliExpress comprendono tutte queste guarnizioni e sono molto economici (link a fine guida). Un altro ricambio molto importante sono i piedini di plastica che fanno da spessore tra i due lati del coperchio e il fusto. Nel mio caso un fusto non li aveva e sull’altro si sono spaccati appena ho provato ad aprire il coperchio.
Per montare i piedini di plastica è necessario (almeno nel mio caso lo è stato) applicare un giro di nastro isolante, in quanto altrimenti non andranno in tenuta in quanto il foro è più largo dello spessore del metallo.
Per quanto riguardo l’esterno del fusto abbiamo finito… ora passiamo alla parte più importante… l’interno. Prendete un bel respiro e poi guardate come si presentava l’interno prima della pulizia:
Oddio! Residui di Coca-Cola (o Pepsi?) rimasti li chissà da quanti mesi (o anni?)… e non vi dico la puzza… In ogni caso non è stato troppo difficile pulire tutto. Mi sono munito di detergente a base di soda (si chiama Resol, trovate il link a fine guida) e di Acido Peracetico.
Inizialmente ho messo in una soluzione di 4 litri di acqua calda di rubinetto + 100 grammi di Resol tutto il materiale smontato in precedenza (connettori, tubi, coperchi ecc) in modo da dare una bella pulita e da sciogliere un po lo sporco più tenace. La stessa soluzione l’ho poi messa nel primo fusto, ho chiuso col coperchio, sigillato tutto e ho iniziato a scuotere. Lasciato riposare qualche minuto e poi scosso nuovamente. Così per una decina di minuti. Poi ho passato la soluzione al secondo fusto e, mentre riposava, ho iniziato a pulire bene l’interno del primo. Per quanto riguarda i miei fusti, quelli da 9 litri, è tranquillamente possibile arrivare a pulire il fondo a mano utilizzando guanti resistenti agli acidi (sono quelli verdi da birrificio, metto il link a fondo guida) e la nostra solita spugna. Per quelli da 18 litri è necessario affidarsi ad uno scovolino lungo (tipo quelli per pulire i termosifoni). Ho passato bene il fondo e tutte le pareti. Il detergente a base di soda ha aiutato a sciogliere tutti i residui di coca cola ed è stato molto semplice a questo punto eliminarli completamente. A fine pulizia il fusto era come nuovo. Nel frattempo avevo creato una soluzione di 4 litri di acqua calda di rubinetto e 100 grammi di Acido Peracetico, l’ho messo nel fusto e ho iniziato a scuotere come in precedenza. Dopo 10 minuti ho fatto lo stesso con il secondo fusto e poi ho passato in entrambi acqua molto calda per neutralizzare e completare la pulizia.
Ecco il risultato, i fusti sono veramente come nuovi, sono felicissimo del risultato e non speravo davvero di riuscire ad ottenere fusti così puliti. E’ stato un lavoro faticoso (soprattutto per la schiena) e che mi ha portato via ben 2 ore e 30, ma penso ne sia valsa la pena.
Ecco finalmente i link per l’acquisto di tutto il materiale trattato nella guida: