2In questa guida vediamo come costruire un manometro per bottiglia spendendo solamente 10 euro.

Come sapete (o se non lo sapete ve lo dico io) i manometri per bottiglia servono a controllare la pressione raggiunta dalla nostra birra in fase di rifermentazione. Come abbiamo visto nelle guide “newbye”, quando andiamo ad imbottigliare la nostra birra aggiungiamo materiale fermentabile (zucchero) per consentire al lievito di effettuare la famosa “rifermentazione in bottiglia”. Il lievito, consumando lo zucchero, crea anidride carbonica come sottoprodotto della fermentazione. Un po come una bibita gassata, essa esce dalla birra e satura lo spazio tra liquido e tappo, ponendo pressione verso l’alto. Questa pressione ovviamente aumenta man mano che la rifermentazione procede. Il manometro che presenterò in questa guida è un modo economico ed efficace per capire in che stato è la rifermentazione della nostra birra, seguirne l’evoluzione e capire quando è ora di stappare la prima bottiglia di prova (ad esempio se leggerò “1 bar” sul manometro e la pressione desiderata secondo la carbonazione effettuata dovrebbe essere di “2 bar”, è chiaramente troppo presto per assaggiarla, dovrò attendere qualche altro giorno). Tutto bellissimo! Lo voglio! C’è un solo problema… i manometri per bottiglia in vendita nei negozi di materiale per homebrewing costano cifre da capogiro (una 40ina di euro quello più economico che ho trovato), considerando anche che se come me producete e imbottigliate più di una birra al mese, vi serviranno almeno 2 o 3 di questi manometri per poter tener traccia della rifermentazione completa di ogni cotta.

Ecco cosa f3acciamo allora. Ci procuriamo:

Ora svitiamo il tappo dell
a borraccia e tagliamo via la parte superiore del manichetto del tappo, facendo attenzione a lasciarne una lembo in plastica per ogni lato, in modo da poterli utilizzare, una volta applicato il manometro, per stringere il tappo stesso alla borraccia e chiuderla saldamente, senza il rischio di danneggiare la tenuta del misuratore di pressione.

Effettuiamo poi un foro con il trapano (facendo attenzione che quest’ultimo sia più piccolo rispetto alla filettatura da 1/4 di pollice del manometro) al centro del tappo di plastica.

Ora dobbiamo armarci di appositi attrezzi e creare una filettatura da 1/4 di pollice sul foro dove andrà collocato il manometro.

Una volta filettato applichiamo il teflon sulla vite del manometro e poi avvitiamo stringendo forte per garantire la massima tenuta.1

Una volta stretto per bene diamo una bella passata di silicone (io ne avevo disponibile un tipo resistente alle alte temperature, di colore rosso, ma va bene un qualsiasi sigillante) alla parte interna del tappo (lasciando ovviamente scoperto il buco al centro della vite, dove passerà la CO2 che andrà a segnare la pressione della nostra birra) per sigillare.

Una volta asciugato il silicone avremo la nostra bottiglia con manometro pronta per essere utilizzata. In fase di imbottigliamento potremo riempire la borraccia fino a poco sotto all’orlo (ovviamente non va strapiena, ne troppo vuota; metto una foto della mia appena stappata).

Ma i più attendi avranno una domanda in testa “sulla guida del priming i valori di carbonazione della birra sono espressi in “volumi di CO2″, sul manometro invece leggo i Bar”. Per convertire i due valori bisogna recarsi QUA, scorrere in fondo alla pagina e mettere il valore letto sul manometro nell’ultima casella in basso. Scegliere “atm” dalla lista (infatti le atmosfere corrispondono quasi precisamente ai Bar), scegliere C per l’unità di misura e mettere la temperatura a cui
è il manometro. Una volta inseriti tutti i dati scegliere “volumes” dalla lista a sinistra e cliccare “calculate”. Avrete in risposta il valore in “volumi di Co2” a cui sta la birra dentro la borraccia.

Ovviamente è possibile anche fare al contrario, inserendo i volumi di CO2 desiderati e calcolando a quanti BAR corrispondono.

Un immenso GRAZIE va a Stefano, inventore e tester di questo “accrocchio”.

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