Quello che vi propongo quest’oggi è un libro che ho appena finito di leggere.

Non è il solito libro dedicato all’Homebrewing, dove vengono citate sempre le solite cose (ingredienti, tecniche e formule varie); se vogliamo dirla tutta non è nemmeno un libro… E’ semplicemente una raccolta di articoli del blog di Frank ( http://www.brewingbad.com/ ), da lui stesso selezionati, riscritti, commentati e catalogati.

Qualcuno potrebbe storcere il naso, dicendo “chi me lo fa fare di comprare un libro che racchiude materiale già presente gratuitamente online?”

E’ la stessa cosa che ho pensato anch’io (in realtà l’avrei comprato in ogni modo, per sostenere l’amico Francesco, autore del blog che piu’ mi ha aiutato nella mia crescita… glielo dovevo in ogni caso). La bella sorpresa è invece che non è solo questo.

Innanzitutto… la copertina… semplicemente GENIALE!!! Chiamare un libro (e un blog) “Brewing Bad” e mettere una foto di copertina di quel tipo è qualcosa di splendido.

Ma passiamo al succo del libro.
In prefazione il buon Frank ci spiega la sua storia di homebrewer, iniziata circa 3 anni fa, quando erano in 4 a birrificare. Salvo poi ritrovarsi da solo a sperimentare e produrre in casa propria, dove ha messo a punto un sistema BIAB elettrico molto interessante.
Sono tante le analogie tra la sua e la mia “storia”, entrambi birrifichiamo in BIAB e lo riteniamo un ottimo metodo per arrivare all’obiettivo in maniera veloce ed efficiente; entrambi lo facciamo in casa da soli, entrambi leggiamo miriadi di libri e siti, entrambi cambiamo spesso impianto o pezzi di esso (un po come tutti gli homebrewer del mondo), entrambi siamo un po controcorrente su alcuni concetti che in molti ritengono ovvi.
Poi il libro passa al sodo, iniziando con l’attrezzatura.
Francesco ci propone in primo luogo i post dedicati al suo primo impianto elettrico con termostato PID, dove birrificava con pentola Brukaps plastificata, con elemento riscaldante “a vista”. Poi ci illustra il sistema successivo (che da quel che dice è quello che utilizza tutt’ora), che ha allestito prendendo una pentola “simil-crucco” e vi ha applicato una resistenza di Angelbrewing.
Cito questi perchè li ritengo gli articoli piu’ inerenti a ciò che ho scritto finora sul mio blog, proprio perchè vanno ad ampliare il discorso già intrapreso nelle mie “guide sull’acquisto dell’attrezzatura” (e a mio parere sarebbe utile a chi sta ponderando l’acquisto di materiale per produrre BIAB elettrico, avere diverse versioni ed idee, come si dice “sentire piu’ campane” prima di decidere).

Il libro continua con la spiegazione di alcuni concetti basilari della produzione (tipo la densità del mosto), ma lo fa in maniera chiara e diretta, senza proporre centomila formule e calcoli (consiglio comunque sempre di affiancare a questo libro “semplificato” anche il mattone “Progettare Grandi Birre”, che ritengo una bibbia indispensabile per qualsiasi “All-Grainer”).

Gli articoli più esilaranti (ma utili allo stesso tempo) sono quelli che, in pieno stile “Brewing Bad”, vanno controcorrente rispetto alla massa. Francesco spesso ci tiene a ribadire che, a suo parere, il travaso del mosto in fase di fermentazione è spesso superfluo e che porta piu’ danni che benefici (io in realtà lo faccio quasi sempre, ma piu’ che altro perchè nell’80% delle mie birre faccio dryhop). In un altro articolo si scaglia a pieni polmoni contro chi dice che inoculare lievito liquido senza fare starter in 20 litri di mosto è cosa buona e giusta (io faccio 13 litri e lo starter non lo faccio, ma mi sto giusto giusto informando per iniziare dato che ho comprato pentola da 40 litri per produrne 19-20).

Continua poi con tanti altri utili articoli. Non li cito tutti per non rovinarvi la sorpresa, ma vi assicuro che ogni Homebrewer, anche i piu’ esperti, possono in questo libro trovare qualche informazione utile per migliorare le proprie produzioni o le proprie attrezzature.

Io personalmente, come detto, posso solo ringraziare Frank dal profondo del cuore per avermi fatto evolvere durante gli ultimi anni, prima cambiando impianto e passando alla pentola elettrica, seguendo la sua guida per la costruzione del termostato PID per automatizzare il tutto; successivamente mi sono stati utilissimi i suoi articoli dove spiega la modifica dell’acqua e dove sfata il mito dei profili delle acque “famose”.

Questo è solo il primo volume, che racchiude gli articoli piu’ significativi del suo blog fino al 2014. Francesco promette (e lo spero vivamente) che presto uscirà un secondo volume, che andrà avanti negli anni, inserendo nuove informazioni.

 

Questo il dettaglio del sommario con la lista degli argomenti trattati.

Riassumendo… Brewing Bad non è il solito libro che intende insegnare le basi della birrificazione casalinga, tutt’altro. Si rivolge ad un’ampia fetta di pubblico, visto che contiene dagli articoli piu’ semplici e basilari, a quelli piu’ complessi, ai temi piu’ controversi e controcorrente.
Se non vi spaventa immaginare ad una cotta fermentata “senza travasi intermedi” allora questo è il libro che fa per voi… preparatevi a conoscere un soggetto che, in pochi anni, si è messo in mostra e ha messo in piedi, senza scopo di lucro, uno dei blog piu’ interessanti e completi del panorama HB italiano.

PER L’ACQUISTO DEL LIBRO POTETE TROVARE LE MODALITA’ SUL SITO BREWING BAD.