imperialipaNOME DELLO STILE: DOUBLE IPA / IMPERIAL IPA

CARATTERISTICHE:

RANGE OG: 1070-1090

RANGE FG: 1010-1020

RANGE IBU: 60-120

RANGE COLORE (SRM): 6-14

RANGE COLORE (EBC): 15-38

RANGE ABV%: 7,5-10%

BU/GU: 1,13 (ma BYO consiglia addirittura 3,0+)

PRIMING (Vol.CO2): 1,5-2,3

AROMA: luppolo da prominente a intenso che evidenzia le caratteristiche dei luppoli americani o pacifici (agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta tropicale, frutta col nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc.). La maggior parte delle versioni hanno subito il dry-hopping e possono avere aromi erbacei o resinosi aggiuntivi, anche se ciò non è assolutamente richiesto. In sottofondo si può percepire una dolcezza delicata impartita dal malto. In alcune versioni si può rilevare del fruttato proveniente sia dagli esteri che dal luppolo, ma è tipica una fermentazione neutra. Si può infine notare del aroma di alcol, ma non deve essere troppo evidente.

ASPETTO: il colore varia da dorato a un leggero aranciato-ramato, ma la gran parte delle versioni moderne sono alquanto chiare. Buona limpidezza, anche se le versioni con dry-hopping non filtrate possono essere un po’ torbide. Schiuma contenuta, persistente e di colore da bianco ad avorio.

GUSTO: il luppolo è forte e complesso e può riflettere le caratteristiche dei luppoli americani o pacifici (agrumato, floreale, balsamico, resinoso, speziato, frutta tropicale, frutta col nocciolo, frutti di bosco, melone, ecc.). L’amaro varia da elevato ad assurdamente elevato. Gusto di malto da basso a medio, in genere pulito, anche se sono accettabili dei bassi livelli di caramello e di tostato. Un fruttato da basso a medio è accettabile ma non richiesto. Nel retrogusto è di solito presente un amaro lungo e persistente che però non deve essere aspro. Finale da secco a medio-secco, non dolce o pesante. Il gusto lieve e delicato di alcol non è un errore. Il gusto di legno è inappropriato per questo stile. Può essere leggermente sulfurea, ma la maggior parte degli esempi non presenta questo aspetto.

IN BOCCA: corpo da medio-leggero a medio con struttura delicata. Carbonazione da media a medio-alta. Nessuna astringenza derivata dal luppolo. Accettabile un limitato calore dell’alcol.

COMMENTI: una esposizione di luppoli, ma tuttavia resta una birra bevibile. L’aggettivo “double” è arbitrario e semplicemente indica una versione più alcolica della IPA; “imperial”, “extra”, “extreme” o qualsiasi altro aggettivo è ugualmente valido, anche se l’attuale mercato americano sembra essersi stabilizzato sul termine “double”.

STORIA: innovazione sviluppata dai birrifici artigianali americani prodotta per la prima volta a metà degli anni ’90 per riflettere la tendenza “di andare oltre i limiti” per soddisfare il bisogno di prodotti sempre più intensi da parte dei fanatici del luppolo. Entrata nel circuito ufficiale e divenuta popolare nel decennio scorso, ha ispirato maggiore creatività nel microcosmo delle IPA.

 

INGREDIENTI TIPICI:

MALTI: Malto Pale Ale come base fino al 100% (se si vuole leggera meglio non Maris Otter, che coprirebbe troppo la luppolatura con la sua maltosità), Crystal 40L (fino al 6/7% per un tocco di caramello, ma non consigliato), Carapils o Fiocchi di Frumento (fino al 3-5% per schiuma e ritenzione di quest’ultima).

VARIANTI: Meglio non aggiungere malti speciali che darebbero troppa maltosità. La birra deve rimanere secca per essere beverina. Se si vuole una birra piu’ complessa, piuttosto che inserire malti speciali tipo Munich e Vienna, mettere 100% malto Maris Otter, che da piu’ complessità rispetto al classico Pale Ale.

LUPPOLI: Deve essere una birra tendente al citrico e fresco. Ottimi Columbus, Centennial, Simcoe, Chinook, (che sono tutti luppoli aromatici, ma con alto valore di AA%). Cascade, Citra, Amarillo anche possono andare, ma hanno AA% piu’ basso. Se aggiungiamo troppi luppoli con AA% basso, rischiamo di doverne mettere quantità esagerate, che porterebbero la birra finita ad un’eccessivo sapore erboso (di vegetale). Cercare sempre di mettere tutti luppoli appartenenti alla stessa “famiglia”, ad esempio tutti citrici o tutti fruttati… il mix rischia di non andare bene. Ottimi anche Amarillo, Citra, Nelson Sauvin (stesso discorso del Cascade anche per questi ultimi).

LIEVITI: SECCHI: Safale US-05, Mangrove Jack’s M44; LIQUIDI: White Labs WLP001 (California Ale), Wyeast 1056 (American Ale). Si puo’ sperimentare con WLP051 (California V), 1272 (American Ale II), 2450 (Denny’s Favourite 50).

EVENTUALI AROMI O AGGIUNTE: Zucchero (max 10%, straconsigliato per aumentare gradazione alcoolica mantenendo la birra secca e non troppo incentrata sul malto. Puo’ andare  anche Zucchero Candito Chiaro).

TEMPERATURA DI MASH TIPICA/STEP NECESSARI: Monostep 64/67 gradi. Se si hanno molti malti speciali (superiore al 10%) o se si sta facendo una birra vicina al massimo livello di ABV, tenersi verso i 64 gradi di mash. Al contrario, se si sta facendo una birra piu’ semplice e meno alcolica, restare piu’ vicini ai 67 gradi, per avere un po piu’ di corpo.

ACQUA: Come per le IPA/APA: Acqua Burtonizzata con PH BASSO (circa 5.2), in quanto PH ALTO influisce negativamente sulla percezione dell’amaro.

L’acqua di Burton è troppo “estrema”; io consiglio un’approccio dipo questo (magari iniziare da un’acqua moderata e nelle cotte successive decidere se aumentare i solfati):

ACQUE CALCIO MAGNESIO SODIO CLORURI SOLFATI BICARBONATI
BURTON 294 24 24 36 801 0
MODERATA 70 20 20 70 170 12
CONSIGLIATA 150 40 40 100 230 50

E’ possibile anche aumentare le concentrazioni dei minerali disciolti, ma sempre stando sotto le 300/350ppm di Solfati. All’aumentare dei solfati, aumentare anche i cloruri di poco meno della metà del valore, in modo da avere un rapporto SOLFATI/CLORURI di 2,5 circa. Alti livelli di bicarbonati minano la percezione dell’amaro, quindi bisogna sempre mantenersi SOTTO le 50ppm. 

FERMENTAZIONE (TEMPERATURA E NOTE): Iniziare la fermentazione a 19 gradi e lentamente salire verso i 21 mentre l’attività dei lieviti rallenta. Dovrebbe aiutare a limitare le note di solvente in una birra molto alcoolica come questa.

NOTE E RIASSUNTO STILE: Da consumare entro i primi 4 o 5 mesi dopo la completa rifermentazione in bottiglia, in quanto se si attende troppo si rischia di ottenere una birra con meno sapore di luppolo ed una nota alcolica troppo percepibile. In generale calcolare un’aggiunta di aroma e sapore DOPPIA rispetto ad una normale APA. Considerare anche tecniche quali Mash Hopping, First Worth Hopping e Dry-Hop multipli non è sbagliato.