da tempo sognavo di implementare un bell’hop-back al mio impianto. Per chi non lo sapesse un Hop-Back è un dispositivo (solitamente in acciaio, ma ce ne sono di autocostruiti con vasetti di vetro o altri materiali), che funge da filtro per il mosto caldo che esce dalla pentola di bollitura e va allo scambiatore a piastre per il rapido raffreddamento prima di finire in fermentatore.

“Hop”-Back… perchè questo filtro può, se si ricerca nella propria birra un aroma di luppolo marcata, essere riempito di luppolo in coni. In questo caso il mosto caldo a 90+ gradi vi passerà attraverso e vi verrà a contatto. Il calore del mosto gli permetterà di estrarre la maggior parte possibile di olio essenziale (che da appunto aroma al mosto) e di trattenerlo.
Il rapido raffreddamento tramite scambiatore permette di non disperdere questo aroma, ma di trattenerlo nel mosto che andrà poi a fermentare.

Come sistema, dicono (devo ancora testarlo) che sia paragonabile ad una grossa quantità di luppolo aggiungo in pentola a 0 minuti. I vantaggi di questo metodo rispetto all’immissione in raffreddamento sono proprio legati al rapido cambio di temperatura del mosto. Come sappiamo, piu’ tempo il luppolo resta a contatto con il mosto, piu’ si “perde” l’aroma. Con l’aggiunta a 0 minuti si ha un forte aroma nei primi minuti, ma se la serpentina di raffreddamento non è troppo efficiente si perde in fretta questa proprietà, rimanendo solo un ricordo di cio’ che poteva essere con un raffreddamento rapido come quello che si effettua tramite scambiatore a piastre.

Altri dicono che un passaggio nell’hopback possa sostituire il dryhop con luppolo in fermentatore. Non ci credo e non lo farò, soprattutto per le APA, che preferisco molto aromatiche.

Il problema di questo tipo di “aggeggio” è principalmente il costo (e la reperibilità qua in Europa; essendo la luppolatura estrema delle birre caratteristica prettamente associabile agli stili americani, è facile capire che questo sistema sia molto diffuso oltreoceano).
Uno dei migliori hop-back commerciali è sicuramente l’Hop-Rocket di Blichmann, che funziona anche da filtro o da infusore per i sistemi con spillatore.

Il problema di questo articolo è il prezzo… non ve lo dico per non farvi spaventare… ma vi assicuro che è alto e bisogna essere veramente tanto appassionati di birre luppolate per poterlo prendere in considerazione.
Io ho fatto la pazzia, l’ho preso e devo dire che la qualità costruttiva è esagerata (forse non giustifica il prezzo, dovuto principalmente all’importazione, ma ci sta).

Alternativa molto piu’ economica è costruirselo da soli. In rete si trovano molte guide fatte da HomeBrewers, che spiegano nei dettagli il processo da loro utilizzato per costruirli. Si va da chi prende un barattolo di vetro, fa 2 fori sul coperchio per i 2 tubi di ingresso e uscita del mosto, a chi (ma penso sia un articolo difficilmente trovabile qua “da noi”, ma piu’ americano) prende barattoli di acciaio con coperchio in vetro e vi applica i due fori, ottenendo qualcosa di piu’ simile al Rocket.web_image-blichmann-hop-rocket-781436147

Per funzionare “a caduta” avrebbe bisogno di un dislivello di almeno un metro. Visto che non ho la pentola cosi’ tanto in alto (e non intendo metterla su di un piedistallo) e che ho già la pompa, che uso per il ricircolo del mosto durante il mash, montata subito sotto il rubinetto, utilizzerò quella.

In pratica lo schema è: PENTOLA – tubo – POMPA – tubo – HOPBACK – tubo – SCAMBIATORE – tubo – FERMENTATORE.

Ho già fatto la prova (con acqua) e il sistema funziona perfettamente. Si apre il rubinetto della pentola, il mosto caldo scende nella pompa, che lo immette nell’hopback. Una volta pieno l’hopback (il connettore di immissione è quello alla base, quello di uscita è quello sulla cima del “rocket”) il mosto passa (ancora caldo) nel tubo che lo porta allo scambiatore, dove si raffredda (essendo a contatto in controflusso con l’acqua fredda corrente del rubinetto). Da li va in fermentatore.

Come detto il rapido raffreddamento dovrebbe mantenerne intatte le caratteristiche organolettiche. Quello che è importante è non aprire troppo il rubinetto, per non avere un flusso di mosto troppo veloce, che rischierebbe di non raffreddarsi a dovere per il successivo inoculo del lievito.