Come avrete intuito, durante il mese di Agosto è troppo caldo per scrivere e quindi mi sto limitando a studiare qualche libro e a prendere appunti per probabili future guide. Avevo intenzione di andare avanti con l’aggiornamento del progetto lieviti durante le ferie ma purtroppo, tra una cosa e l’altra, ho perso di vista l’obiettivo ed ho preferito buttare il tempo in altro (ad esempio nell’espansione di World Of Warcraft, dannata Blizzard che ogni volta mi fagocita le ferie estive!!!). Riprenderò sicuramente il progetto lieviti a Settembre.

Ma passando alle cose serie, quello che molti di voi non sanno è che ultimamente ho fatto il “grande passo” ed ho acquistato una di quelle pentole elettriche “automatiche” cloni Grainfather da 50 litri (più precisamente ho scelto il “BREWMONSTER” di Pinta, solo per una questione di prezzo, dato che sono tutti perfettamente identici uno all’altro, anzi se proprio devo dirla tutta, la serpentina che era compresa nel bundle è scomodissima, perchè ha i tubi troppo corti e non si adatta bene alla pentola, vi consiglio in caso di prendere quella che vende Birramia, che sembra di ottima fattura e dimensionamento per queste pentole, oppure quella di Angel Homebrew, che costa molto meno e dal quale volevo provare ad acquistare anche il braccio per whirpool).

Quello che vi chiederete è “perchè non andava bene la pentola che ti eri autocostruito?

La risposta è “si e no“, perchè purtroppo avevo bassa efficienza (non ho ancora capito il perchè, ma con quella arrivavo al 60/63%, mentre con il BrewMonster 70/73% per le prime due cotte) e perchè mi fa comodo una pentola con 10 ulteriori litri di capienza, nella quale non dovrei avere problemi a fare i giusti litri anche di birre ad alta OG.

L’unica cosa che non mi è piaciuta di questo sistema sono le istruzioni.

In più ho finalmente un impianto “completamente automatico“. Era qualcosa che ritenevo superfluo e che invece sto rivalutando. Sto facendo spesso birre con molto Pilsner, frumento e fiocchi e avere una pentola che fa automaticamente gli step di protein-rest e mash-out non è affatto male. Bella anche la funzione che suona in fase di luppolatura, che permette di non dimenticare nessuna gittata, anche se si fa la birra bevendo e chiacchierando con gli amici.

L’unica cosa che non mi è piaciuta di questo sistema sono le istruzioni.

Infatti ho deciso di scrivere un file in formato WORD, con un riassunto più fruibile (mi è capitato già un paio di volte di essere a metà cotta, non sapere che pulsante spingere per andare avanti e dover cercare tra le pagine per minuti).

Spero che anche a voi torni utile questo documento, io ho deciso di stamparmelo in un foglio A4 (sono due pagine, le affiancherò) e plastificarlo, per appenderlo in “sala cottura”, in modo da averlo sempre sott’occhio.

 

ECCO LA GUIDA:

IMPORTANTE

La guida si riferisce alla NUOVA versione del controller, con memoria in grado di memorizzare fino a 9 step e 10 ricette.