E’ guardando uno degli ultimi video caricati da Zelig Planet che mi è venuto in mente di scrivere questo articolo.
In quel video Corrado si chiede se è realmente utile fare un corso di degustazione e, soprattutto, dice che non gli piace chi in corso-di-cucina-degustazione-birra-2013-02-01-004birreria sta decine di minuti ad interpretare sapore e aroma delle birre anziché berle e gustarsele.

Premetto che sto seguendo or ora un corso di degustazione di primo livello di Fermento Birra, quindi non sono affatto un esperto degustatore, ma in questo articolo vorrei cercare di fugare alcuni dubbi che anch’io mi ero fatto prima di iscrivermie pagare la quota.

DOVE TROVO UN CORSO?

Come prima cosa penso sia doveroso segnalare quali sono le associazioni che propongono tali corsi.


Fermento Birra
ha una lista di birrerie convenzionate, nelle quali ne organizza durante l’anno. Fa corsi di degustazione di primo, secondo livello e di abbinamento di birra e cibo e approfondimento. Se si seguono tutti i livelli, alla fine del terzo si può conseguire un diploma, rilasciato dopo aver passato un esame che consiste di uno scritto, un orale ed una degustazione alla cieca. Il diploma ovviamente non ha valenza legale, ma è un buon curriculum in caso si voglia intraprendere una carriera in questo campo. I prezzi sono di circa 190 euro per il primo (6 lezioni + visita ad un birrificio + set di bicchieri) e 240 euro per il secondo e terzo livello (6 lezioni + set di bicchieri). Ad ogni lezione si degustano 4 birre.

Anche il MoBi (Movimento Birra) ne organizza. In questo caso ci sono corsi di degustazione di primo e sebanner-sitocondo livello, corsi per homebrewers e altri tipi di serate dedicate a stili o altro. (i locali possono compilare un modulo sul loro sito per richiedere di poterne organizzare). La quota di partecipazione comprende, in caso non si fosse già iscritti al Movimento Birra, anche la tessera associativa di 20 euro.

Ultima associazione presa in considerazione è UnionBirrai. Anche in questo caso abbiamo corsi di vari tipi e durata. La quota di partecipazione comprende, in caso non si fosse già soci di UnionBirrai , anche la tessera associativa di 30 euro.

Segnalo anche i corsi di The Good Beer Society (mi scrive su Facebook che hanno una lezione interamente dedicata ai difetti delle birre già nel primo modulo da 7 lezioni) e di Unione Degustatori Birre.

COSA SI IMPARA NEL PRIMO LIVELLO?

donna-birra-2-600-x-394Partiamo dal capire in che cosa consistono le lezioni (prendo in considerazione il corso di Fermento Birra che sto seguendo, ma bene o male gli argomenti sono equivalenti anche per le altre associazioni).

Nel corso di primo livello si inizia con una prima lezione che ci prepara a quello che è la birra artigianale, un accenno alla produzione, al servizio, al tipo di bicchieri, agli stili, al metodo di degustazione, presentazione della scheda. Si passa poi ad un paio di lezioni in cui la scheda viene “sviscerata” in tutti i suoi aspetti, vengono spiegate tutte le sezioni e si apprende come compilarla, dapprima tutti assieme, poi singolarmente. C’è poi una lezione sulla produzione della birra, una sulla storia della birra e un’ultima dove vengono presentate a grandi linee le grandi famiglie di birre (alta, bassa fermentazione e spontanea) e gli stili che ne fanno parte. Ad ogni lezione vengono servite 4 birre e ne vengono sempre compilate le relative schede.

E’ INDISPENSABILE?

Dopo questa lunga premessa, arriviamo finalmente alla domanda fatidica. La risposta non può essere una sola e non può essere la stessa per tutti ovviamente.

Io, da homebrewer (come dice anche Corrado nel suo video), quando ho deciso di spendere 190 euro per prendere parte a questo percorso, pensavo “partecipando al corso finalmente capirò quali sono i difetti delle birre e potrò analizzare le mie produzioni con maggior professionalità”. Vi fermo subito. Con il primo livello di difetti non se ne vede nemmeno l’ombra. Certo, nella scheda sono segnalati,ma non vi è modo di analizzarli, a meno che il publican non ci serva una slider222birra difettata.

E allora perchè parteciparvi? Se state leggendo il mio blog è perchè siete homebrewer, o comunque amate la birra artigianale. Conoscerete quindi i maggiori stili di birra, avrete assaggiato centinaia di IPA, decine di Blanche, qualche Stout e Porter… Spesso si beve birra velocemente, distrattamente, non ci si ferma a contemplare quello che il birraio ha cercato di esprimerci con la propria produzione.

Bhe… nemmeno a me, come a Corrado, piace chi si sofferma per decine di minuti a guardare, annusare, centellinare ogni sorso; ma devo ammettere che da quando seguo il corso ho cambiato il mio modo di bere birra. Se prima finivo il bicchiere in pochi minuti, tracannandone grandi sorsi senza pensare, adesso mi soffermo di piu’ sugli aromi e, soprattutto, sul “percorso” che la birra segue durante la degustazione.

Si, perchè non ci avevo mai fatto caso, ma effettivamente ogni sorso di birra artigianale ben fatta ha un suo percorso. A volte partono con un amaro importante, che lascia poi spazio ad altri sapori che si susseguono, poi in chiusura il retro-olfatto ci lascia aromi che non avevamo notato al naso. Altre volte, al contrario, l’amaro arriva più tardi, a chiudere la bevuta.

Se prima ero convinto che l’homebrewing fosse un hobby spettacolare e che fosse difficile creare grandi birre con pentole e fornelli, ora lo sono ancora di piu’.

Ma torniamo alla risposta alla domanda. Io dico che il primo livello è consigliato, forse non indispensabile (chi ha buona esperienza e conosce gli stili puo’ tranquillamente passare direttamente al secondo, si tratta solo di studiarsi la scheda di degustazione per non rimanere indietro rispetto agli altri) , ma sicuramente mi ha soddisfatto ed è una scelta che rifarei.

MA VALE I SOLDI CHE COSTA?

Analizziamone il costo e l’offerta.

Costo: 190 Euro.

Offerta: 6 lezioni, 6 bicchieri da degustazione, dispense in formato digitale (arrivano in E-mail), visita ad un birrificio, 4 birre ad ogni lezione.

I 6 bicchieri costano circa 20 euro

Le birre sono circa mezzo bicchiere piccolo ognuna, quindi 4 a lezione fanno 2 birre piccole (costo 3,50 euro l’una alla spina), quindi totale, a star larghi, 8 euro a lezione.

In birrificio si va coi propri mezzi e si degusta una birra in loco (6 euro?)

Le dispense arrivano via E-Mail, non hanno costo.

20+(8×6)+6=74 Euro.

Rimangono 116 Euro da dividere in 6 lezioni.

Diciamo che ogni lezione costa circa 20 euro. Le lezioni durano 2 ore, quindi 10 euro l’ora.

Secondo me è un prezzo accettabile, anche considerando che quasi tutti i docenti sono di Bologna e si fanno un ora e mezza di macchina per venire a Rimini a far lezione, in fretta dopo essere usciti dal lavoro magari, per presentarsi li alle 20.45.

E QUINDI PER I DIFETTI DELLE BIRRE CHE CORSO DEVO FARE?

birre-nei-calici-da-degustazioneAnalizzando i contenuti del secondo modulo, ho notato che vengono sviscerati e spiegati tutti gli stili nel dettaglio (ogni serata è dedicata ad un diverso paese di produzione), ma non accenna ai difetti.

Per trovarli bisogna andare sull’ultimo modulo, “Tecniche di degustazione e abbinamento”. E’ il corso più avanzato, una sorta di approfondimento per chi già ha seguito i precedenti e ha conferito il diploma. Qui c’è una lezione dedicata all’olfatto (dove accenna anche ai difetti) e una al gusto (idem). Non so però come questi vengano spiegati, se ci sia modo di assaggiare qualcosa connesso a questo.

E PER CAPIRE AROMA E GUSTO DEI DIFETTI COSA MI CONSIGLI?

I difetti sono tanti, alcuni facili da riconoscere (una birra che puzza di fogna la riconoscerebbe chiunque), altri meno (il diacetile, se mai sentito, è già più difficile da individuare). Un buon modo per farsi un’idea sono i kit dei difetti delle birre (Li producono ad esempio FlavorActiv o Aroxa e anche Francesco di Brewing Bad ne ha pubblicato un articolo tempo fa), che consistono in una serie di capsule , contenenti delle polveri da disciogliere in birra commerciale diluita con acqua. Si preparano poi dei bicchieri e se ne annusa l’aroma e si assaggia il sapore. Le birre risultanti saranno palesemente difettate (ognuna con un difetto specifico). La nota dolente di questi kit è il prezzo (130 euro circa ogni kit, ma varia a seconda delle  marche). L’ideale è trovare un gruppo di homebrewers o interessati con cui dividere la spesa. Già se si è in una decina di persone il prezzo cala a 10/13 euro a testa, più che accettabile per una serata di sballo tra puzze e aromi sgradevoli.

Io ho avuto la fortuna di partecipare ad una serata nella quale si aprivano un paio di questi kit (dato che andavano in scadenza a breve) che erano rimasti da un corso di qualche mese prima. Siamo andati a casa di un amico e “ci siamo sfondati” di Dreher difettata. Devo dire che, a parte gli scherzi, la serata è stata molto utile ed è un’esperienza che consiglio.

Ho notato che anche il MoBi a volte organizza questo tipo di eventi, ma bisognerebbe avere la fortuna di “beccarne” uno vicino a casa per potervi partecipare.

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CONCLUSIONI:
Per concludere e per rispondere a Corrado, cito la frase che spesso sento ripetere ai docenti durante le serate del corso “C’è il momento per degustare e il momento per bere”. Anche loro affermano che non bisogna essere succubi della degustazione, va bene soffermarsi sugli aromi e sui sapori della birra che si sta bevendo, ma quando si esce con gli amici in birreria non ha senso stare ore a scuotere la birra nel bicchiere per liberarne ogni singolo componente e decantarne le lodi ai presenti; molto meglio bere in tranquillità e lasciare le tecniche apprese al corso per altri momenti più tranquilli e intimi.

Se non avete disponibilità di tempo e soldi e se non trovate un corso vicino a casa vi consiglio la lettura del libro “Degustare Le Birre” di Randy Mosher. Ovviamente leggere non è la stessa cosa di seguire un corso ben fatto, ma da comunque delle ottime basi.